venerdì 25 febbraio 2011

Dormi .. piccola.

“Sai, sei la prima che ha notato in me il fatto che fumo una sigaretta …” gli disse lui.
“Perché … ? Cosa noterebbero gli altri di te ?” domandò Beatrice curiosa.
“I capelli. Gli occhi truccati. Gli anfibi o comunque l’abbigliamento.” Gli rispose Lui.
“Bhè, se devo essere sincera, quella è l’ultima cosa che mi preoccupa delle persone. “ disse lei.
“Sul serio ?” domandò questa volta lui, molto incuriosito.
“Si. Non è di fondamentale importanza sapere che una persona mette gli anfibi piuttosto che le nike , oppure che si tinge i capelli di blu al posto di tenerseli naturali. Quelle sono cose secondarie. Secondo me, è molto meglio sapere com’è interiormente una persona, non il suo aspetto fisico.” Disse Beatrice.
Fabio a questa cosa non rispose, continuò semplicemente a fumare la sua sigaretta.
“Vabbè a dopo .. Bea giusto ?” disse lui andandosene.
“Si, Bea.” Disse la ragazza, sorridendo come non mai.
Parlare, o almeno interagire , con Fabio aveva aperto la mente a Beatrice.
Finalmente, era riuscita a capire come si muovesse e cosa facesse quel soggetto tanto ammirato da lei.
E non semplicemente perché le assomigliava esteticamente o perché gli piacevano i Sex Pistols, ma perché aveva intuito il tipo di persona che era.
Evidentemente, gli era stato imposto il suo personaggio.
Ok, un po’ dark lo era, ma non così tanto come tutti lo vedevano.
Poi, aveva capito che era timido.
Un timido non si dipingerebbe mai i capelli blu e non si vestirebbe mai così, in modo che tutta l’attenzione ruotasse intorno a lui.
Oddio, potrebbero anche esistere alcuni soggetti così, ma la definirei una cosa più unica che rara.
Il concerto per fortuna non durò tantissimo, giusto un’oretta.
“Eccoci qui “ disse Dario rientrando nel backstage, insieme agli altri.
“Hey, eccovi.. “ gli accolse Beatrice.
“Che hai fatto per tutto questo tempo ?” disse Andrea.
“…  Ho massaggiato e ho ascoltato musica ..” disse Beatrice.
“Con noi che suonavamo ?????” disse Daniel, quasi sconvolto.
“Effettivamente è un po’ impossibile, il backstage è proprio dietro al palco, e la musica era fortissima …” disse Dario.
“Infatti ho ascoltato voi, la prossima volta fatemi finire una frase … “ disse ridendo.
“Dove vogliamo andare dopo ?” disse Dario, sedendosi vicino a me.
“Uhm … ristorante..! “ propose Daniel, seguito da un “DANIELLLLLLLLLLL!” collettivo di tutti gli altri ragazzi.
“Che c’è ? Io ho fame .. !” disse difendendosi lui.
“Anche io, tutto sommato ! “ aggiunse Andrea.
“Ok, allora andremo a cena ! “disse entusiasta Dario.
“Ehm ragazzi, scusate, ma io devo prendere il treno … Ho la partenza tra mezz’ora … “ anticipò la notizia Beatrice.
“Bhè, che problema c’è… Dormi con noi e poi ti riaccompagnamo ! Dai ti prego ! “ la implorò Dario.
Beatrice ci pensò un attimo, poi alla fine decise di fermarsi a cenare e dormire con loro.
“Bene, adesso … “ disse Andrea, ma fu interrotto dalla ragazza di prima, Mary, che li richiamò per andare a fare autografi e quant’altro.
“No ti prego Mary, non stasera..” disse Fabio, intervenendo per la prima volta.
“Mi dispiace, questa volta vi tocca.. “ rispose lei.
“Vabbè dai, arriviamo subito ! “ disse ancora una volta Dario, uscendo insieme agli altri 3.
E Così, Beatrice rimase sola per ancora tre quarti d’ora, finchè i ragazzi finalmente rientrarono.
“Eccoci, adesso possiamo veramente andare.. abbiamo pure preso gli strumenti, quindi siamo a posto !” Disse Andrea.
Poco dopo, salirono tutti e cinque, più la Mary e i tecnici.
“Ok, Fede, a quanto dista il ristorante ?” chiese Daniel.
“Dai Fasa ! Tra poco arriveremo … !”Rispose Fede, il loro tecnico.
“… Fasa ?” chiese molto incuriosita Beatrice.
“Essì ! Devi sapere che ognuno di noi ha dei soprannomi ! “ disse Andrea. “Io, per esempio sono Cadio, dal mio cognome Cadioli ! E’ molto buffo, lo so !” disse cominciando a ridere.
“Io sono semplicemente Dari e lui è Fab.”
“Bhè, voi due non cambiate molto.. “ precisò Beatrice.
In un quarto d’ora furono al tanto atteso ristorante.
“Ok.. voi cosa prendete ?” chiese Daniel.
“Pizza. “ disse seccamente Beatrice.
“Uhm, io insalata!” disse Dario.
“Uhm .. pizza anch’io .. “ aggiunse Fabio, guardandomi.
“Io non so, un po’ di tutto ! “precisò Daniel.
“Come un po’ di tutto ?” dissero in coro Andrea e Beatrice.
“Essì, ho molta fame !”
La cena passò in fretta, molto in fretta. Senza alcun problema.
Ma il vero dilemma, fu quando arrivarono in hotel.
“Allora, abbiamo prenotato 4 stanze, si ricorda ?” disse Dario, rivolgendosi all’addetta alla reception.
“Si allora … Pirovano, Fasano e Cadioli singole, Cuffari doppia, vero ?” rispose lei.
“ COOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOSA ? “ disse Beatrice dentro di lei.
Avrebbe dovuto dormire con Fabio.
“Ehm scusi, non si può fare un  cambio ?” chiese Dario. “Pirovano doppia ?”
“No, mi dispiace non si può.”
Beatrice e Fabio si guardarono, quasi compiaciuti.
“Vabbè ragazzi, ci vediamo domani mattina ! “disse Andrea, entrando nella sua stanza.
“Notte !” disse Daniel sbadigliando.
“Buonanotte Bea, a domani.. “ disse Dario abbracciandola e dandole un bacio sulla guancia.
Dopodichè, Fabio e Beatrice entrarono  nella stanza.
“Devi cambiarti ?” chiese Fabio.
“Non avevo programmato di dormire qui … “ disse Beatrice.
Fabio la guardò con un’aria interrogativa.
“Mettiti questa” disse lanciandole una sua maglietta, poi andandosene in bagno.
Lei ne approfittò per mettersela, e per fortuna le stava grande.
Si sdraiò nel letto, non sapendo a cosa andare in contro.
Poco dopo Fabio la raggiunse, sdraiandosi dalla parte opposta.
“BHè.. buonanotte.. “ disse Fabio.
“Notte.. “ disse Beatrice.
Improvvisamente, Fabio abbracciò la Bea.
Lei si girò di scatto, e fece per replicare, ma fu interrotta da Fabio.
La stava baciando.
“Buonanotte … “ Disse infine. “… Piccola.” 

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