sabato 6 agosto 2011

This is Alter.

Alter.
Alter è semplicemente un'alter ego.
Il mio alter ego.
Bene, da adesso in poi scoprirete chi è.

domenica 15 maggio 2011

Cambiamo il mondo, cambiamolo in meglio.

Ciao a tutti.
Ebbene si, sono sempre qui a rompervi.
Sto leggendo un libro bellissimo, che mi piace davvero tanto.
è il "Ritratto di Dorian Gray". Personalmente, lo trovo un libro molto filosofico e pieno di citazioni sulle quali non si può non riflettere.
La cosa che mi colpisce di più di questo libro, è come il passato e in particolar modo il futuro, possano influire così tanto sul presente.
Alcune persone, passano la propria vita a rimuginare sul passato o a prestabilire il futuro, senza accorgersi che stanno vivendo il presente.
Se ci pensate, il presente è l'unica cosa che viviamo.
Voglio dire, tra mezz'ora pranzerò, e adesso per me è futuro.
Ma quando pranzerò, non starò vivendo il futuro, ma starò vivendo il presente. 
La stessa cosa per il passato.
Cinque minuti fa ho bevuto, ma non era passato, era presente.
Quindi noi, viviamo solo ed esclusivamente il presente, che si muta in passato o in futuro, a seconda.
Vabbè dai, me ne vado.
Ciao Ciao.

"Cambiamo il mondo, cambiamolo in meglio."

Yeppa ! Che fate gente ?

Yeppa ! Che fate gente ?

Answer here

lunedì 18 aprile 2011

Piacere. Valeria. -capitolo 11-

Una volta arrivata a Bologna, riprese la sua solita vita.
Tutte le mattine a scuola, pomeriggi a casa, sere in discoteca.
La sua vita. Abbastanza monotona, no ?
Invece no.
Un giorno, stava facendo shopping per Bologna, quando entrando in negozio, vide una ragazza, che lei conosceva benissimo.
“Si grazie, vorrei provare quel paio di scarpe..” disse la ragazza sedendosi sul divanetto.
“Vale ?” disse Beatrice attirando la sua attenzione.
“Si.. ?” disse lei girandosi.
“Ehm, ciao, non so se mi riconosci..Sono Beatrice.. “
“Ma certo ! Ciao ! “ disse la ragazza meravigliata della sua presenza. “Come stai ?”
“Tutto Bene dai, tu ?”
“Bene Bene grazie ! Che ci fai qui ?”
“Veramente dovrei chiedertelo io ! Io abito a Bologna !”
“Hai ragione ! Grazie..” disse intanto rivolgendosi alla commessa.
“Ci dobbiamo raccontare un sacco di cose ! “disse Beatrice.
“Assolutamente ! Senti, però io devo ripartire stasera.. Ti va di venire su con me a Milano ?”
Era uno scherzo, vero ?
Da sempre, il più grande sogno di Beatrice era quello di vivere a Milano.
“Certo ! Prima passiamo da casa mia però, ok ?”
“Certo !” rispose l’amica andando a pagare le scarpe.
E così, in quel negozietto, Beatrice ritrovò la sua amica di sempre.
Cominciarono a parlare, per tutto il tragitto.
Negozio-Casa Bea -Milano.
“Allora, cosa hai fatto di bello in questo periodo ?” disse Valeria mentre guidava verso casa sua, a Milano.
“Eh.. ho conosciuto 4 ragazzi.. Suonano in una band..”
“Figo ! Chi sono ?” chiese l’amica incuriosita.
“Si chiamano dARi, non so se li conosci..”
A quella risposta, l’amica inchiodò sul colpo.
“Vorrai scherzare spero ? Sono uno dei miei gruppi preferiti !”
“Nooo ! Non ci credo !” disse Beatrice cominciando a ridere.
“Essì ! Proprio così ! Sono davvero bravi ! “
“Già...” rispose Beatrice cercando di non ricordare cosa era successo.
“Sei stata particolarmente colpita da qualcuno ?” chiese Valeria.
“Ehm… Si..Un po’..” rispose timidamente Beatrice.
“Da chi ?” chiese lei curiosa.
“… Fabio..?” disse lei sottovoce.
“Ahhhhh .. il bassista.. si si ho presente .. Io invece da Dario, molto..”
Beatrice rimase shoccata, davvero.
Aveva trovato la persona giusta al momento migliore.
Valeria, era una ragazza bellissima, non poteva non piacere a Dario.
Lei sarebbe stata la soluzione ai suoi problemi.
Fece una cosa sola.
Mandò un sms a Dario, Fabio, Andrea e Daniel.
Tutto con lo stesso messaggio.
“Hei ciao. Ci vediamo stasera ? Sono a Milano..”
Ovviamente, non si aspettava risposta da Dario e Fabio, che invece furono i primi che risposero.
Insomma, alle 9.30 in punto si sarebbero visti in un ristorante a Milano.
E Valeria non sapeva ancora niente…
­­­­­­­­­­__________
“Tesoro, stasera usciamo !”disse Beatrice all’amica, mentre sistemava dei vestiti nell’armadio di casa dell’amica.
“Ok. Fammi capire. Tu vieni a Milano, non conosci la città e mi dici che usciamo ?” disse Valeria, dopo di che scoppiò in un’enorme risata.
“Fidati, ne vale la pena …” disse Beatrice.
“Ok, mi vesto allora ?”
“Certo !! Cosa aspetti ? “rispose sorridendo.
In un’ora, Beatrice e Valeria furono pronte per uscire.
Erano molto diverse l’una dall’altra, e non solo esteticamente.
Beatrice aveva un mini abito che arrivava fino a metà coscia, nero, di pelle lucida, fatto a top, abbinato a un paio di tronchetti neri tutti borchiati e una micro borsa, anch’essa nera.
Valeria invece, aveva un look meno “aggressivo”. Un vestitino rosa cipria con del tulle, scarpe non troppo alte quasi dello stesso colore, borsa e giacca abbinate.
A l’ora prestabilita, si trovarono davanti al ristorante.
“Bea, ma che ci facciamo qui ?” disse l’amica, guardandosi intorno.
“Aspetta spera e spera che magari poi s’avvera ! “ disse Beatrice, citando un pezzo di una canzone dei dARi, come per vedere se le venisse in mente qualcosa, ma niente.
Dopo pochissimo, Dario e Fabio arrivarono all’entrata.
“Beaaaaa o mio dio c’è Dario !” disse Valeria sotto voce, per non farsi sentire.
“Visto ? Te l’ho detto che dovevi aspettare !” disse l’amica.
“Ciao Ragaz..ze..”disse Dario,molto stupido dall’abbigliamento di Beatrice.
“Ciao Bea.” Disse Fabio. Non voleva farlo capire, ma era contento di vederla.
“Ciao ragazzi, lei è Valeria una mia grandissima amica.” Disse presentando l’amica.
“Ciao ..” disse Dario, estremamente incantato da lei.
“Piacere” disse lei.
“Purtroppo Daniel e Andrea non sono potuti venire questa sera…”disse Dario facendo il finto dispiaciuto.
“Ah ok.. sarà per la prossima volta allora.” Disse Beatrice.

venerdì 25 marzo 2011

La verità, fa male. -capitolo 11-

“Allora, non dici niente ?” disse Dario.
Lei si teneva sempre le mani sul viso, per nascondere tutto l’imbarazzo e l’odio che provava per Dario e per se stessa.
Si, non si spiegava il gesto che aveva fatto.
Aveva liberato la sua ira su Dario, prendendosi gioco di lui e dei suoi sentimenti.
Come dirglielo ?
Amava Fabio, probabilmente.
Ma.. Dario.
Eggià, Dario le aveva messo i bastoni tra le ruote. Quella stessa persona che mesi prima la faceva sorridere e stare bene, le stava causando un sacco di problemi.
“Non voglio sapere niente, te l’ho già detto..” disse Fabio, distogliendo lo sguardo.
“No. Invece devi, dovete sapere.” Disse Beatrice prendendo le mani di entrambi i ragazzi.
Dario era spaventato, mentre Fabio era meravigliato.
Molto meravigliato.
“Dai su, dillo ..” pensava dentro si se Beatrice.
“Devo dirvi una cosa..” disse sottovoce Bea.
“Dillo.” Disse Fabio.
Lui aveva capito ?
O era semplicemente un’enorme peso dal quale si doveva liberare ?
“Allora, ho commesso un’enorme, grandissimo, fottuto errore.” Disse guardando Dario, il quale aveva assunto un’espressione mista tra speranza e paura.
“Che tipo di errore ?” chiese Dario, un po’ intimorito.
“Ho liberato la mia ira su di te, purtroppo.”
“Cosa ?” dissero in coro Fabio e Dario.
Dario con un tono meravigliato, mentre Fabio dispiaciuto.
“Si. Ero molto arrabbiata con ..Lui..” disse indicando Fabio. “Fatemi finire. Cavolo, è la prima volta che lo faccio. Insomma, la faccio breve. Mi piace Fabio, ieri sera dopo quella cosa mi sono sentita malissimo, non accettata. Ero furibonda, avevo perso il lume della ragione. E sono venuta da te “ disse rivolgendosi a Dario “ e .. mi sono sfogata su di te. Per favore, niente domande.” Disse Beatrice.
“Che cosa ? Hai pure il coraggio di non chiederci di farti domande ?” disse Dario.
E ancora un’altra volta si mise le mani in faccia,come per nascondere tutto in se.
“C’è, fammi capire. Sono stato uno dei tanti ?”
Beatrice questa volta era in lacrime.
“No, non sei stato uno dei tanti. Ma, cavolo, ero arrabbiatissima e non so da cosa mi è venuto fuori di andare con te ! “ disse Beatrice.
“Sono io la causa.” Disse Fabio interrompendo la discussione. “Ieri sera l’ho baciata. Lo so Dario, mi dispiace. Lo so che lei ti piace ma.. Piace anche a me.” E con questo, uscì dalla camera, seguito da Dario e dalle sue urla.
Beatrice era sdraiata per terra a piangere.
Piangeva.
Non sapeva neanche per cosa.
Se perché aveva ferito i sentimenti di Dario o quelli di Fabio.
O semplicemente.. Aveva ferito se stessa.
Si. Se stessa.
Aveva fatto la parte della troia con Dario,e quella della stronza con Fabio.
E Quella della scema con se stessa.
Ma cosa pensava di ottenere quando andò con Dario ?
Dov’era finita la maturità ?
Si era dileguata.
Come Dario, Fabio.
E la sua anima stessa.
Decise che la cosa non poteva più andare avanti così.
Decise di abbandonare l’Hotel in quell’esatto momento.
Scese le scale (l’ascensore era occupato da Dario e Fabio che facevano su e giù per l’Hotel insultandosi ) più in fretta che poteva e arrivò all’uscita.
Cavolo!
Si  rese conto solo in quel momento che aveva indosso la maglia di Fabio, e la sua era nella sua camera.
Ma era troppo rischioso tornare nel piano superiore, così decise di tenersela.
Arrivò alla stazione centrale, e prese il primo treno per Bologna.
Ma la maturità si era dileguata ancora una volta.. Come lei.

giovedì 10 marzo 2011

Sempre tu a rompere, vero ? -capitolo 10-



Rimase li ferma per chissà quanto tempo. Con la mano sulla guancia.
Quella stessa guancia che poco prima,si era violentemente incontrata con la mano di fabio.
Finalmente, dopo una ventina di minuti Fabio uscì dal bagno.
Beatrice non fece nessun minino movimento, rimase li ferma, immobile sul pavimento.
Con sua sorpresa, notò che anche Fabio si sdraiò vicino a lei, mettendogli una mano sulla schiena e accarezzandogliela.
Beatrice si levò le mani dal viso, e vide che la faccia di Fabio era praticamente appiccicata alla sua.
“Scusami.” Le disse sottovoce.
Beatrice si alzò con il busto, restando seduta sul pavimento a fissarlo.
“Scusami. Davvero..” disse ancora una volta Fabio, accarezzandogli quella stessa guancia che prima aveva picchiato.
A Beatrice venne da fare una cosa,una sola cosa.
Le venne fuori dall’istinto, non era lei che l’aveva programmato.
Mise le braccia intorno al collo di Fabio, abbracciandolo.
E intanto gli sussurrava all’orecchio : “Quella che deve scusarsi sono io, non sei tu..”
Fabio le accarezzò la testa,la schiena e le gambe.
“Non è vero..” rispose anch’esso sussurrando.
“Si invece.” Disse lei.
Lui si staccò da lei, e fece una cosa che Beatrice aspettava da troppo tempo.
Un lungo bacio.
Un bacio che solo Beatrice sapeva quanto fosse bello.
“Adesso siamo pari.” Disse Fabio alzandosi e porgendole una mano per aiutarsi a tirarsi su.
“Si..” disse Beatrice.
“Hei. Voglio che tu sappia una cosa.. “ Disse Fabio, prendendola per una mano.
“Dimmi..” disse Beatrice, entusiasta.
“Apriiiiiiiiiiiiiiii” disse Dario in quell’esatto momento, bussando da dietro la porta.
“NON Può ESSERE VEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO !!!!!!!!!!!!!!!!”urlò Beatrice dentro di se.
“Questo è Dario..” disse Fabio affrettandosi ad aprire la porta.
“Dov’è lei ?” disse per prima cosa Dario entrando in camera.
“Lei .. io ?” disse Beatrice, per attirare l’attenzione.
“Hei, eccoti amore … “ disse Dario.
Amore ?
No.
“Amore.. ?” disse Fabio guardando Beatrice.
“Eh sì, devi sapere che stanotte..” disse Dario.
“Non lo voglio sapere.” Disse Fabio interrompendo la conversazione.
Beatrice si mise le mani in faccia, per nascondere l’imbarazzo.
“Non gliel’hai detto ?” disse Dario guardando Beatrice.
Lei non fece niente.
Adesso si, che era davvero nei casini.

martedì 8 marzo 2011

Odiava Fabio. -capitolo 9-

Stupida .Scema. Idiota .Cretina .Deficiente .Imbecille .Bastarda.
Questi erano le uniche 7 parole che ruotavano in continuazione nella testa di Beatrice.
Piangeva, piangeva, piangeva e sbatteva la testa contro la porta della camera di Fabio.
“Bea ! Mi vuoi dire cosa è successo ?” disse Dario, sedendosi vicino a lei.
“Tu .. “ incominciò a dire Beatrice, ma il caso volle che Fabio, aprì proprio in quell’istante la porta.
“Ho sentito dei rumori sospetti..” disse lui, ancora mezzo addormentato.
Lei non ebbe il coraggio di girare la testa.
Non aveva il coraggio di farsi vedere in quelle condizioni da lui.
Ci stava davvero troppo male.
Soffriva troppo.
Ma non perché Fabio la sera prima l’aveva “abbandonata”, ma perché era andata con Dario.
Dario correva dietro a lei. Che correva dietro a Fabio. Che forse era attratto da lei.
Non disse niente, si alzò piano e cercò di allontanarsi.
Ma il braccio di Fabio la trattenne.
“Cos’è successo ?” disse guardandola negli occhi.
Quegli stessi occhi diventati rossi, lucidi e praticamente socchiusi della ragazza, si incontrarono con quelli del ragazzo, verdi o azzurro acqua. Enormi, e contornati da una matita sbavata.
“Ehm… “ non poteva dirgli la verità, così improvvisò la prima cavolata che le venne in mente.
“Nel prendere i vestiti ho sbattuto il mignolo contro lo spigolo del letto …” disse distogliendo lo sguardo dal suo.
“Non ti credo.” Le disse il ragazzo.
“Fabio, perché dici questo ?” disse Dario, rialzandosi.
“Stai zitto tu.” Gli rispose lanciandogli un’occhiataccia. “Vieni dentro. “ le disse poi il bassista invitandola ad entrare nella sua stanza.
Beatrice si sentiva molto in soggezione.
“Dimmi la verità per favore.” Disse sedendosi al bordo del letto, fissandola.
“Te l’ho detto.. Rient ..” ma fu interrotta da Fabio che si alzò, la prese per un braccio e l’agitò bruscamente.
“Non è vero ! Tu menti ! Dimmi la verità !”
Beatrice ormai aveva capito.
Lui voleva sentirsi dire ciò che voleva. Che stava male perché lui l’aveva prima baciata poi “abbandonata”.
Ma  se c’era una cosa che Beatrice odiava era dare soddisfazione alla gente.
“Io non mento ! “ gli disse ancora una volta lei.
Fabio arrivò al fine della sua pazienza, e le tirò uno schiaffo.
Lei cadde a terra.
“Poi ne riparliamo.” Disse chiudendo la porta della camera a chiave e chiudendosi in bagno.
Lei era sempre ferma lì, immobile.
In quel punto preciso della stanza.
Ragionò, e ne dedusse una semplice e unica cosa.
Odiava Fabio.

mercoledì 2 marzo 2011

Brava scema. Piangi. -capitolo 8-

“Scusa, cosa significa questo ?” disse sorpresa Beatrice, con un pizzico di felicità.
“Buonanotte. “ disse Fabio girandosi dall’altra parte.
Allora Beatrice, volle provocarlo, come era suo spesso fare.
Si girò dalla sua stessa parte, e lo abbracciò mettendogli le braccia intorno al collo.
Lui reagì semplicemente scrollando le spalle, come se volesse che Beatrice togliesse le mani di dosso.
A quel punto Beatrice, si arrabbiò davvero tanto.
Scese dal letto e uscì dalla camera di Fabio, sbattendo la porta.
Destinazione, camera di Dario.
Però, doveva prendere l’ascensore.
Riuscì ad entrarci poco prima che esso si chiudesse.
Non era tanto questo il problema. Nell’ascensore non c’era soltanto lei.
La gente cominciò a guardarla molto male, dato che aveva indosso solo le mutande e la maglia di Fabio.
Finalmente arrivò al piano dove alloggiava Dario.
Uscì dall’ascensore, e si sforzò per ricordarsi quale camera fosse quella di Dario.
Dopo un infinito girovagare a vuoto sul piano per trovare la stanza di Dario, finalmente di trovò davanti alla 69. Camera di Dario.
Il numero la inquietava  un pochino, ma decise comunque di bussare.
Dopo neanche due secondi, Dario aprì la porta della sua camera.
Cavolo.
Era in boxer.
“Ehm .. cosa ci fai qui ??” disse Dario più che sorpreso.
“Il mio compagno di stanza non gradisce la mia presenza. Posso dormire qui ?” chiese Beatrice.
Dario sembrava che gli avessero appena detto di aver guadagnato l’immortalità.
Era felice, più che felice. Pensava di nascondere il tutto sotto un ciuffo e un piercing, ma era felice.
“Ehm, certo, entra pure.” Disse Dario facendola entrare.
“Stavi dormendo ? Ti ho svegliato ?”
“Nono, assolutamente. “
“Ah ok, perfetto.”
“Senti Bea.. Il letto è da uno solo..”
“Quindi ? Per me non c’è problema ad avere contatto fisico.” Disse leggermente scocciata.
“Hey Hey.. che hai ?”
“Niente .. “ mentì lei.
Era furiosa. Davvero Furiosa.
Non riusciva ad accettare il fatto che Fabio l’avesse prima baciata e poi rifiutata.
Era talmente furibonda, che le venne in mente un’idea pazza, assolutamente folle.
Aveva capito di piacere a Fabio, e che lui non riusciva a confessarlo.
Alzò lo sguardo e cominciò a guardare fisso Dario.
E poi a sorridergli.
“Perché sorridi ?” disse Dario divertito.
Beatrice non disse niente, e si sdraiò sul letto.
Abbastanza piccolo per i suoi progetti, ma si sarebbero arrangiati.
Dario sembrò capire al volo le sue intenzioni.
Si sdraiò anche lui sul letto vicino a Beatrice.
Lei cominciò ad accarezzargli il viso e i capelli, poi con l’indice passò sul collo e sul petto.
“Bea.. “ disse Dario.
Ma non disse più nient’altro.
Le sue labbra erano ancorate a quelle di Beatrice.
Beatrice si fermò un attimo a esitare.
Lei non lo stava facendo per suo piacere, ma per far star male Fabio.
Come lui, poco prima aveva fatto stare male lei.
“Bea, aspetta. Sei sicura ?” disse Dario passandole una mano tra i capelli.
Cavolo.
La domanda sbagliata al momento peggiore.
“Si. “ disse lei, senza pensarci due volte.
A quel punto, incominciò una lunga notte.
Più che lunga, interminabile.
**
“Buongiorno .. “ disse Dario, appena vide Beatrice aprire gli occhi.
“Buon.. Oddio cosa ho fatto ! Cosa ho fatto ! “ disse alzandosi rapidamente dal letto e cominciando a camminare avanti e indietro per la stanza.
“Bea ! Cosa hai fatto ?” le disse Dario guardandola un po’ incuriosito e un po’ triste.
Era successo, ma ormai era troppo tardi.
Il danno era fatto.
“Niente scusa, era riferito al sogno..” mentì lei.
“Mi hai fatto spaventare..” disse Dario abbracciandola.
Adesso, le faceva schifo il contatto fisico con lui.
“Io devo.. Devo andare a cambiarmi.” Disse Beatrice.
“Dai, io sono pronto , ti accompagno.” Disse Dario prendendola per mano e uscendo dalla camera.
Rifecero tutto il tragitto compiuto da Beatrice la sera prima,fino ad arrivare alla stanza 90, quella di Fabio.
Beatrice entrò di soppiatto, e vide che Fabio dormiva ancora.
Prese i vestiti della sera prima, si cambiò velocemente e uscì dalla camera più in fretta possibile.
“Adesso possi… Cosa è successo ?” chiese Dario, questa volta impaurito.
Beatrice era seduta per terra con la schiena appoggiata alla porta.
Piangeva. Piangeva.
Per Lui.

venerdì 25 febbraio 2011

Dormi .. piccola.

“Sai, sei la prima che ha notato in me il fatto che fumo una sigaretta …” gli disse lui.
“Perché … ? Cosa noterebbero gli altri di te ?” domandò Beatrice curiosa.
“I capelli. Gli occhi truccati. Gli anfibi o comunque l’abbigliamento.” Gli rispose Lui.
“Bhè, se devo essere sincera, quella è l’ultima cosa che mi preoccupa delle persone. “ disse lei.
“Sul serio ?” domandò questa volta lui, molto incuriosito.
“Si. Non è di fondamentale importanza sapere che una persona mette gli anfibi piuttosto che le nike , oppure che si tinge i capelli di blu al posto di tenerseli naturali. Quelle sono cose secondarie. Secondo me, è molto meglio sapere com’è interiormente una persona, non il suo aspetto fisico.” Disse Beatrice.
Fabio a questa cosa non rispose, continuò semplicemente a fumare la sua sigaretta.
“Vabbè a dopo .. Bea giusto ?” disse lui andandosene.
“Si, Bea.” Disse la ragazza, sorridendo come non mai.
Parlare, o almeno interagire , con Fabio aveva aperto la mente a Beatrice.
Finalmente, era riuscita a capire come si muovesse e cosa facesse quel soggetto tanto ammirato da lei.
E non semplicemente perché le assomigliava esteticamente o perché gli piacevano i Sex Pistols, ma perché aveva intuito il tipo di persona che era.
Evidentemente, gli era stato imposto il suo personaggio.
Ok, un po’ dark lo era, ma non così tanto come tutti lo vedevano.
Poi, aveva capito che era timido.
Un timido non si dipingerebbe mai i capelli blu e non si vestirebbe mai così, in modo che tutta l’attenzione ruotasse intorno a lui.
Oddio, potrebbero anche esistere alcuni soggetti così, ma la definirei una cosa più unica che rara.
Il concerto per fortuna non durò tantissimo, giusto un’oretta.
“Eccoci qui “ disse Dario rientrando nel backstage, insieme agli altri.
“Hey, eccovi.. “ gli accolse Beatrice.
“Che hai fatto per tutto questo tempo ?” disse Andrea.
“…  Ho massaggiato e ho ascoltato musica ..” disse Beatrice.
“Con noi che suonavamo ?????” disse Daniel, quasi sconvolto.
“Effettivamente è un po’ impossibile, il backstage è proprio dietro al palco, e la musica era fortissima …” disse Dario.
“Infatti ho ascoltato voi, la prossima volta fatemi finire una frase … “ disse ridendo.
“Dove vogliamo andare dopo ?” disse Dario, sedendosi vicino a me.
“Uhm … ristorante..! “ propose Daniel, seguito da un “DANIELLLLLLLLLLL!” collettivo di tutti gli altri ragazzi.
“Che c’è ? Io ho fame .. !” disse difendendosi lui.
“Anche io, tutto sommato ! “ aggiunse Andrea.
“Ok, allora andremo a cena ! “disse entusiasta Dario.
“Ehm ragazzi, scusate, ma io devo prendere il treno … Ho la partenza tra mezz’ora … “ anticipò la notizia Beatrice.
“Bhè, che problema c’è… Dormi con noi e poi ti riaccompagnamo ! Dai ti prego ! “ la implorò Dario.
Beatrice ci pensò un attimo, poi alla fine decise di fermarsi a cenare e dormire con loro.
“Bene, adesso … “ disse Andrea, ma fu interrotto dalla ragazza di prima, Mary, che li richiamò per andare a fare autografi e quant’altro.
“No ti prego Mary, non stasera..” disse Fabio, intervenendo per la prima volta.
“Mi dispiace, questa volta vi tocca.. “ rispose lei.
“Vabbè dai, arriviamo subito ! “ disse ancora una volta Dario, uscendo insieme agli altri 3.
E Così, Beatrice rimase sola per ancora tre quarti d’ora, finchè i ragazzi finalmente rientrarono.
“Eccoci, adesso possiamo veramente andare.. abbiamo pure preso gli strumenti, quindi siamo a posto !” Disse Andrea.
Poco dopo, salirono tutti e cinque, più la Mary e i tecnici.
“Ok, Fede, a quanto dista il ristorante ?” chiese Daniel.
“Dai Fasa ! Tra poco arriveremo … !”Rispose Fede, il loro tecnico.
“… Fasa ?” chiese molto incuriosita Beatrice.
“Essì ! Devi sapere che ognuno di noi ha dei soprannomi ! “ disse Andrea. “Io, per esempio sono Cadio, dal mio cognome Cadioli ! E’ molto buffo, lo so !” disse cominciando a ridere.
“Io sono semplicemente Dari e lui è Fab.”
“Bhè, voi due non cambiate molto.. “ precisò Beatrice.
In un quarto d’ora furono al tanto atteso ristorante.
“Ok.. voi cosa prendete ?” chiese Daniel.
“Pizza. “ disse seccamente Beatrice.
“Uhm, io insalata!” disse Dario.
“Uhm .. pizza anch’io .. “ aggiunse Fabio, guardandomi.
“Io non so, un po’ di tutto ! “precisò Daniel.
“Come un po’ di tutto ?” dissero in coro Andrea e Beatrice.
“Essì, ho molta fame !”
La cena passò in fretta, molto in fretta. Senza alcun problema.
Ma il vero dilemma, fu quando arrivarono in hotel.
“Allora, abbiamo prenotato 4 stanze, si ricorda ?” disse Dario, rivolgendosi all’addetta alla reception.
“Si allora … Pirovano, Fasano e Cadioli singole, Cuffari doppia, vero ?” rispose lei.
“ COOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOSA ? “ disse Beatrice dentro di lei.
Avrebbe dovuto dormire con Fabio.
“Ehm scusi, non si può fare un  cambio ?” chiese Dario. “Pirovano doppia ?”
“No, mi dispiace non si può.”
Beatrice e Fabio si guardarono, quasi compiaciuti.
“Vabbè ragazzi, ci vediamo domani mattina ! “disse Andrea, entrando nella sua stanza.
“Notte !” disse Daniel sbadigliando.
“Buonanotte Bea, a domani.. “ disse Dario abbracciandola e dandole un bacio sulla guancia.
Dopodichè, Fabio e Beatrice entrarono  nella stanza.
“Devi cambiarti ?” chiese Fabio.
“Non avevo programmato di dormire qui … “ disse Beatrice.
Fabio la guardò con un’aria interrogativa.
“Mettiti questa” disse lanciandole una sua maglietta, poi andandosene in bagno.
Lei ne approfittò per mettersela, e per fortuna le stava grande.
Si sdraiò nel letto, non sapendo a cosa andare in contro.
Poco dopo Fabio la raggiunse, sdraiandosi dalla parte opposta.
“BHè.. buonanotte.. “ disse Fabio.
“Notte.. “ disse Beatrice.
Improvvisamente, Fabio abbracciò la Bea.
Lei si girò di scatto, e fece per replicare, ma fu interrotta da Fabio.
La stava baciando.
“Buonanotte … “ Disse infine. “… Piccola.” 

mercoledì 23 febbraio 2011

Sorridi. -capitolo 7-

Beatrice, da quando aveva conosciuto quei quattro ragazzi, e più specialmente Dario, era cambiata completamente.
Era molto più socievole.
Ormai aveva ricominciato a parlare con Luca della sua vita.
Purtroppo per Luca, la sua vita ruotava intorno a Dario, Fabio, Andrea e Daniel.
“Oh ! Ho visto che domani i dARI faranno una data a Milano, mi accompagni ?” chiese Beatrice una mattina a Luca, mentre erano in autobus.
“Certo che ti accompagno “ gli rispose Luca, evitando di farle capire quanto ci stava male.
“Sai, adesso voglio cercare di andare a sentirli più spesso possibile ..”
“E perché ?” chiese Luca un po’ sorpreso.
“Mi piacciono …”rispose Beatrice mentendo. Non poteva dire che andava ai concerti per vedere Dario.
“Ah.. “ rispose Luca. Quasi sollevato.
La giornata passò in fretta, molto di più di quanto si aspettasse Beatrice.
In poco tempo infatti, fu già la mattina dopo, la tanto attesa mattina del concerto.
Beatrice si puntò la sveglia alle 5 del mattino, e senza perdere neanche un briciolo di secondo, si preparò in fretta.
Jeans, maglietta e sneaker.
Doveva affrontare una giornata pesante, in più c’era il concerto.
Alle otto esatte, Beatrice era alla stazione di Bologna, seduta sulla panchina proprio di fronte alla fermata del treno.
“Buongiorno Bea, mi dispiace, non riesco a venire. Buon concerto.”
Ricevette questo messaggio, appena un ’attimo prima di salire sul treno.
“Vabbè, meglio.” Disse lei tra se e sé, ma gli rispose scrivendogli un semplice “Mi dispiace.”
Si sedette al suo posto assegnato, e cominciò ad ascoltare il suo amatissimo iPod.
Il suo cellulare cominciò a squillare, più volte.
Ma lei, con le cuffie nelle orecchie non sentiva niente.
Era Dario.
“Signorina, il suo biglietto ?” disse il carrozziere, riportandola nella realtà.
“Ehm si, scusi..” rispose lei porgendogli il biglietto.
Solo in quell’istante si accorse di aver ricevuto 7 chiamate senza risposta, tutte da parte di Dario.
“Cavolo ! “ disse Beatrice.
Riprovò a chiamarlo, ma senza alcun risultato.
Passò un’ora, e finito il viaggio Beatrice si trovò esattamente sotto al palco.
Cavolo, c’era più gente del previsto.
Ma in quel momento, per fortuna Dario la chiamò.
“Hey Ciao Bea ! Come va ?” disse il cantante, dall’altra parte del telefono.
“Ciao Dario ! Ti ho fatto  una sorpresa ! “ rispose Beatrice.
“Oddio ! Che tipo di sorpresa ?” disse Dario, assumendo un tono di voce più allegro che mai.
“Sono qui, sotto al palco !Vieni “ disse Beatrice, che si sentì chiudere la chiamata in faccia.
Poco dopo, Dario era salito sul palco, accompagnato dalle urla delle fan.
Cominciò a guardare il pubblico, soffermandosi molto sulle prime file.
Ma Beatrice era in fondo, troppo infondo. Dario non riusciva a vederla.
“DARIOOOOOOOOOOOOOO SONO QUI! “ urlò Beatrice, ad un certo punto, richiamando l’attenzione di quasi tutte le fan.
“BEAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA !” urlò Dario dal palco, sorridendo come non mai.
Le fan si guardarono tra di loro molto sorprese.
Dario mandò un body guard a prendere Beatrice tra la folla, che la portò direttamente nel backstage.
“Bea !!!! “ gli urlò Dario correndole in contro e abbracciandola ,appena la vide.
“Dariooooooo ! “rispose Beatrice, ricambiando l’abbraccio.
“Che bella sorpresa che ci hai fatto !” disse Andrea, sconvolto dall’arrivo della ragazza.
“Ciao.” Rispose sempre seccamente Fabio.
“We, Bea ! Ci hai portato un po’ di quella roba buonissima che abbiamo mangiato l’altra volta a Bologna ?” disse Daniel.
“Ehm.. No, mi dispiace ! “ disse ridendo.
“Lascialo perdere, pensa solo a mangiare “ disse Dario sorridendole.
“Ragazzi, dovete uscire ! è il momento del concerto ! “ gli disse una ragazza.
“Arriviamo ! “disse Andrea, uscendo con Daniel.
“A dopo …” disse Dario, sorridendole ancora una volta.
Ma Fabio restò nel backstage, con lei.
 “..Tu non vai ?” disse Beatrice a Fabio, vedendolo fermo a fumare una sigaretta.
“No … non prima di aver finito la mia sigaretta …” gli ripose lui.
“Ah fico.. Toglie l’ansia ?” chiese Beatrice, un po’ innocuamente.
In quel momento, riuscì a strappare un sorriso alla persona più solitaria ed introversa del mondo.

domenica 20 febbraio 2011

Dario. Dario. Dario. -capitolo 6-

“Come volete. Per me è uguale. “ disse il cantante.
“Ok … Allora, da cosa cominciamo ?” chiese Beatrice.
“E Se facessimo un giro e basta, senza meta ? Sarebbe bello .. “ propose il biondino.
“Si. Mi piace l’idea..” rispose Beatrice.
“Solo che noi, veramente dovremmo ripartire, vero Dario ?” disse con una voce strana Fabio.
“Ma no, cosa di..” disse Dario, che fu subito bloccato da un calcio nello stinco da parte di Daniel.
Beatrice ci era rimasta un po’ male.
Non sapeva come prenderlo quel gesto.
Poco dopo, Dario e Beatrice si scambiarono i numeri di cellulare, per rimanere in contatto.
“Dai spero di incontrarti presto. “ disse il cantante,come se la conoscesse da anni.
“Si dai, è stato divertente.” Rispose Beatrice sorridendo.
Dopo di che, Dario le diede un bacio sulla guancia.
Beatrice reagì in un modo molto diverso dal solito.
Il cuore cominciò a battere molto più forte, aveva la sensazione del vuoto intorno a se.
“A presto.” Le disse il cantante mentre veniva trascinato dalla mano del bassista.
Si fissarono per tutto il tempo. Dal momento in cui era stato trascinato via, fino a quando non girarono l’angolo per andarsene.
“Dario ! Siamo qui ! Terra chiama Dario !” disse  Fabio a Dario.
“Eh si.. “ rispose Dario, assumendo un tono di voce strano, quasi triste.
“Ti piace, eh ?” disse Andrea.
“No ..” disse il cantante diventando tutto rosso in faccia e abbassando la testa.
“Non è vero, ammettilo ! “disse Daniel.
“No.. ! “ rispose ancora una volta Dario, arrabbiandosi un po’.
“Pirovano, tu menti.” Disse Fabio.
“NO ! “ urlò Dario, a quel punto, arrivato davvero al limite della pazienza. “Poi, perché ce ne siamo andati ?”
“Lo sa Fabio.”
***
Beatrice era ancora ferma li, in quell’esatto punto. A fissare quell’angolo che l’aveva divisa da quel ragazzo.
Non sapeva cosa fare. Conosceva quei quattro ragazzi solo da 4 ore. Ma gli piacevano. Gli erano piaciuti davvero tanto. Voleva rivederli, aveva la sensazione che gli mancassero già.
L’aveva molto colpita Fabio, solo esteriormente però.
Invece Dario .. aveva un qualcosa che l’attirava, non sapeva cosa però.
Luca arrivò da dietro, dopo aver visto tutta la scena.
“Sei imbambolata ?” le disse.
“Eh ?” disse Beatrice.”Un momento, cosa ci fai tu qui ?” domandò sconvolta.
“Niente. Semplicemente guardo quello che fai.” Disse appoggiandole un braccio sulle spalle.
“Ma certo .. posso denunciarti per stalking, sai ?” disse Beatrice ridendo.
“Fallo dai, poi vedremo chi darà ragione a chi .. “ disse Luca, cominciando ad avviarsi alla fermata dell’autobus che doveva prendere Beatrice.
Luca, l’accompagnava sempre fino a casa sua. Sempre. Notte, giorno, pomeriggio, feste. Sempre. Lui c’era sempre.
“Cavolo, sta sera fa molto freddo.” Disse Luca sedendosi con Beatrice all’ultimo posto.
“Già..” disse Beatrice, nello stesso momento in cui ricevette un messaggio sul cellulare.
Era Dario.
“Hey Ciao ! Mi manchi già ! ahahahah ! Dai, cominciamo a fare il conto alla rovescia fino al nostro prossimo incontro?”
Questo era ciò che appariva sul display del suo cellulare.
Gli strappò un sorriso.
Un’enorme sorriso.
“Dario! Certo che facciamo il conto alla rovescia ! Mi dispiace che siate partiti così presto, avevo capito che vi fermavate di più.. !” Rispose Beatrice, sempre via messaggio.
“Sei scema ? Perché sorridi ?” disse Luca con un po’ di gelosia.
“Ehm niente … La Vodafone ! Mi dice sempre che devo fare la ricarica.” Mentì Beatrice.
“Ah .. “ disse Luca.
Durante il viaggio, commentarono il concerto e il pomeriggio (che stranamente NON avevano passato assieme.)
“Allora, ci vediamo lunedì, ok ?” disse Luca, mentre Beatrice scendeva dall’autobus.
“Certo.. “ rispose lei sorridendogli.
Camminò fino a casa sua, ripensando a quella magica serata.
Ma allora, Dario aveva quel qualcosa in più di Fabio ?

mercoledì 16 febbraio 2011

E Dario ? -capitolo 5-

“Da cosa lo deduci ? “ gli chiese Beatrice cercando di far andare via il mascara dalla maglietta.
“Bea, te lo si legge in faccia.” Le disse Dario asciugandosi le mani.
“Allora.. è impossibile. Io e te, come io e lui, ci conosciamo si e no da tre ore. Come potrebbe piacermi un ragazzo che fino a poche ore fa era a me sconosciuto ?” replicò Beatrice.
Dario alzò le mani come in segno di difesa e le disse :” Pensa un po’ quello che vuoi.” Poi uscì dal bagno, e raggiunse gli altri al tavolo.
“Vai al diavolo va ! “ le disse dietro Beatrice, ancora occupata a pulire la maglietta.
Ma il mascara non andava via.
A quel punto, la cosa più ovvia che le venne in mente di fare , fu quella di mettersi addosso il chiodo di pelle che aveva comprato a Londra pochi mesi prima, e tornò al tavolo.
“Eccoti Bea ! è arrivata la vostra pizza ! “ le disse il tastierista allegro.
“Ah .. Grazie “ disse Beatrice.
“Guarda, se vuoi prendi il mio posto così tu e Fabio riuscite a mangiare meglio .. “ si offrì Daniel.
“No grazie, prendo un piatto e ci metto dentro le fette .. Non è un problema …” rispose lei.
“Dai Bea. Cosa ti costa ?” intervenne Dario.
Così Daniel si alzò, seguito da Beatrice e si scambiarono i posti.
Allora.
In quel momento Beatrice non sapeva se odiare o amare Daniel.
Lo odiava perché era in una situazione più che imbarazzante, ma lo amava contemporaneamente perché era seduta vicino a lui. Vicino a Fabio.
“Vai. Prendine un pezzo.” Disse Fabio a Beatrice.
“… ok …” disse Beatrice cominciando a tagliare la pizza e prendendone un pezzettino alla volta.
Cominciarono tutti a mangiare, anche se Beatrice non aveva tanta fame.
In quel momento squillò il cellulare a Beatrice.
Era Luca.
Non si era neanche accorta delle 5 chiamate perse proprio da parte sua.
“Scusate, devo fare una telefonata …” disse  Beatrice alzandosi e assentandosi un momento.
Richiamò Luca,e finalmente dopo 3 tentativi, lui le rispose.
“Cosa vuoi ?” le rispose bruscamente lui.
“Perché mi hai chiamato 5 volte ?” gli disse lei.
“Dove sei finita ?” disse Luca con un tono arrabbiato.
“Sono al ristorante …” disse Beatrice.
“Ah,capito.” Disse Luca chiudendo la chiamata.
Beatrice tornò dentro al locale, e si sedette vicino a Fabio, come prima.
“Senti, se vuoi puoi prenderne della mia, io non la mangio.” Disse Fabio.
“Ok … “ gli rispose Beatrice.
Finirono di mangiare, e poi decisero di passare la serata in giro per Bologna.
“Allora, dove ci porti ?” disse Daniel, non più insofferente dalla mancanza di cibo.
“Non so, decidete voi … “ rispose Beatrice.
“Ma noi non siamo di Bologna …” disse Fabio.
“Si.. ma che tipologia di luogo avete in mente ? Discoteca? Bar? Galleria ? Monumenti ?” disse Beatrice.
“Bar !!!! “ disse Daniel.
“Nooo discotecaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa “ replicò Andrea.
“Monumenti assolutamente.” Disse Fabio.
E Dario ?

martedì 15 febbraio 2011

Non poteva essere vero.-capitolo 4-

Li portò nel ristorante che ormai frequentava da tantissimo tempo, uno dei suoi preferiti. Non era un locale grandissimo, ma riservava ancora un non so che di accogliente ad ogni persona che vi entrava.
“Allora, sei di Bologna ?” le chiese il cantante durante il tragitto, sotto i portici.
“Si si, c’è non proprio di Bologna, ma diciamo di si … “ rispose lei timidamente.
“Dove esattamente ?” gli chiese il tastierista con una curiosità a mille.
“Ehm …. Più fuori, nella bassa ….” Rispose ancora una volta timidamente.
Lei, era davvero troppo attratta da Fabio. Aveva un qualcosa che l’aveva rapita, trascinandola completamente in un altro mondo. Non sapeva esattamente neanche cosa, anche perché era la prima volta che lo incontrava.
“Allora, quando arriviamo ?” chiese impaziente Daniel.
“Madonna Daniel ! Mangiare non è una cosa principale ! “ rispose Fabio, magro come un chiodo.
“Su questo ho dei dubbi … “ disse Beatrice. Da dove le venne fuori la frase, non lo capì neanche lei.
Tutti e quattro i ragazzi si soffermarono a guardarla, cosa che provocò in Beatrice un grande senso di vergogna.
“Ehm, siamo arrivati..” disse lei entrando nel ristorante.
L’oste si recò subito dai nuovi entrati, che li procurò un tavolo al quale tutti e 5 poco dopo si sederono.
“Allora, io prendo .. “ disse Daniel intento a sfogliare il menù.
“Io non ho fame. “ disse secco il bassista.
“Madonna Fabio, non mangi mai ! “ disse Dario.
“Nemmeno io. “ aggiunse Beatrice.
Improvvisamente, gli occhi di Fabio si incrociarono con quelli di Beatrice.
Certo, lui rimase colpito dallo sguardo della ragazza, profondo ed espressivo, ma lei ne rimase incantata dal suo. Aveva degli occhi verde acqua misto all’azzurro, cosa per la quale Beatrice impazziva davvero tantissimo.
Dario notò questa cosa, e per rompere quella situazione cominciò a parlare.
“Perché non prendete qualcosa da dividere in 2 ? Che ne so.. una pizza !”
“Ok. “ rispose ancora per una volta Fabio.
Poco dopo il cameriere venne incontro ai 5 ragazzi, e mentre Daniel cominciò a dettare tutto ciò che voleva mangiare, Beatrice se approfittò per andare in bagno.
Si guardò allo specchio e cominciò a insultarsi da sola.
Poco dopo entrò anche Dario in bagno, il che scombussolò un po’ Beatrice.
“Che fai ? Ti insulti ?” disse Dario ridacchiando.
“Si, lo faccio spesso …  “ disse Beatrice arrossendo e tirando fuori i trucchi per sistemarsi il tutto.
“L’ho capito sai ?” le disse il cantante mentre cominciò a lavarsi le mani.
“Che cosa .. ? “ disse la ragazza mettendosi il mascara.
“Che ti piace Fabio. “ rispose Dario.
Al sentir di quella parola, a Beatrice cadde il mascara nel lavandino, sporcandole tutta la maglietta.
“Vuoi una mano ?” le chiede il ragazzo mentre recuperò il mascara.
“No grazie …” rispose lei bagnando un po’ la maglietta  per aiutare lo sporco ad andare via.
Cavolo. Lei adesso era nei casini.

lunedì 7 febbraio 2011

Ci rimase di sasso. -Capitolo 3-

Rimase un attimo a esitare.
Cavolo, non potevo essere lei. Poi, in fin dei conti lei non interessavi più di tanto vederli. Le altre ragazzine erano più desiderose di vederli, lei no.
“No  guarda … non vengo .. “ disse al bodyguard.
“Guarda che sono stati i dARi a mandarmi a chiamarti … Vogliono incontrarti ?” le rispose lui.
“Cosa ? Ma se loro neanche mi conoscono ! “ e a quel punto, la curiosità si impossessò di lei più che mai.
Come facevano a conoscerla veramente ?
Entrati in un capannone isolato dal palco e dalle ragazzine, vide quei quattro ragazzi che stavano parlando tra di loro, ma quando entrò, tutte le loro attività si bloccarono. Rimasero a fissarla per circa un minuto. Lei non sapeva cosa fare, era davvero in imbarazzo.
Non poteva rimanere in quella situazione per molto tempo, così decise lei di rompere il ghiaccio.
“Volevo dirvi che è la prima volta che vi ho sentito suonare, e mi siete piaciuti davvero un sacco, complimenti ….” Disse a quei quattro ragazzi che continuavano a fissarla.
“Ah davvero ! Grazie mille ! “ rispose il tastierista, euforico più che mai. “Ah , comunque piacere, io sono Andrea, ma tutti mi chiamano Cadio ! “ disse stringendole la mano.
“Piacere , io sono Daniel, normalmente chiamato Fasa ! “ disse il batterista.
“Io sono Dario, piacere !” le disse mostrandole un sorriso da 624654340684968 denti.
“Io sono Fabio, piacere.” Disse invece il bassista con un tono di voce basso e un po’ scocciato.
Adesso, le fu tutto più chiaro. Riconobbe i loro volti poiché la mattina l’aveva passata a indagare su di loro,dato che non era neanche al corrente della loro richiesta.
“Allora, come mai da queste parti ?” le chiese il chitarrista.
“Bhè ,ieri un mio amico, un mio carissimo amico,mi ha de …” ma improvvisamente si bloccò. Dentro di se pensò “ Merda !!!!! Luca !!! Dove l’ho lasciato ??”
“Ti da detto ? “ le chiese curioso il tastierista.
“Ehm si mi ha detto che voi avreste suonato qui oggi … Ero curiosa di andare a un altro concerto, visto che l’ultimo è stato un bel po’ di anni fa e anche abbastanza deludente …“ rispose lei.
“Chi sei andata a vedere ?” le chiese il batterista, questa volta.
“Sex Pistols. Erano venuti a Milano per il loro tour, e non potevo non andarci. Non è stata una bella esperienza, sentivo a malapena la voce di Johnny e non vedevo niente … Vabbè dai, però i Sex Pistols son sempre i Sex Pistols.. “
“Noooooooooooooooooooooooo ! Sul serio ?? Che culo, anche a me piacciono un casino … “ disse il cantante.
“Figo. Non so quanto avrei dato per essere a quel concerto. “ disse serio il bassista, accendendosi una sigaretta.
“Pure a te piacciono ? “ gli chiesi, ma senza avere una risposta. In compenso, mi prese il polso e cominciò a osservare tutto ciò che ormai era diventato una seconda pelle. Ma si soffermò soprattutto, sul plettro di Sid Vicious.
“Lo lanciò lui durante il concerto … è stata una vera botta di culo. Per averlo ho dovuto.. Vabbè, lasciamo perdere … “
“No dai, racconta ! “ le disse il cantante incuriosito, cominciando a osservare anche lui il plettro.
“Ero molto lontana dal palco. Quando vidi che Sid stava facendo il gesto di buttare il plettro, bhè, cominciai a spingere la gente, a darle calci, pugni, spinte … Poi alla fine, quando lo tirò, mi arrampicai sul tipo davanti a me, alto chissà quanto, e facendogli un bel po’ di male … Poi alla fine ce l’ho fatta … “ disse guardando soddisfatta il suo plettro.
Restarono li a chiacchierare per un bel po’ , fino a che non uscirono insieme dal tendone,per dirigersi al loro Hotel.
“Oh, ma dove cazzo eri finita ?” la guardò preoccupata Luca.
“Scusami … ero con loro..” gli disse indicando i ragazzi alle sue spalle.
“Ah. Vabbè, la prossima volta puoi anche avvertirmi..” disse andandosene via scocciato.
Era la prima volta che Luca si comportava così.
Lei ci era rimasta davvero male, molto male.
“Hei Bea senti, noi rimaniamo qui fino a domani pomeriggio .. Magari possiamo rivederci, ti va ? “ le propose il cantante.
“Si, magari se ci dici anche qualche posticino dove si mangia bene, i consigli sono ben accetti …”
“Cena con noi.” Disse secco Fabio. “ Ti va ? “
Dentro di lei penso “ Caro, se me lo chiedi tu certo che mi va !” ma si limitò a dire solo un “Ok”.
Li portò nel suo posto preferito, che ormai frequentava da tantissimo tempo.
Lei non poteva credere a quante cose avessero in comune loro 5.
Lei adorava mangiare,come Daniel.
Adorava andare ai concerti, come Andrea.
Adorava i Sex Pistols, come Dario.
Spesso adorava la solitudine. Adorava in nero, il punk e il rock. …. Come Fabio.