“Allora, non dici niente ?” disse Dario.
Lei si teneva sempre le mani sul viso, per nascondere tutto l’imbarazzo e l’odio che provava per Dario e per se stessa.
Si, non si spiegava il gesto che aveva fatto.
Aveva liberato la sua ira su Dario, prendendosi gioco di lui e dei suoi sentimenti.
Come dirglielo ?
Amava Fabio, probabilmente.
Ma.. Dario.
Eggià, Dario le aveva messo i bastoni tra le ruote. Quella stessa persona che mesi prima la faceva sorridere e stare bene, le stava causando un sacco di problemi.
“Non voglio sapere niente, te l’ho già detto..” disse Fabio, distogliendo lo sguardo.
“No. Invece devi, dovete sapere.” Disse Beatrice prendendo le mani di entrambi i ragazzi.
Dario era spaventato, mentre Fabio era meravigliato.
Molto meravigliato.
“Dai su, dillo ..” pensava dentro si se Beatrice.
“Devo dirvi una cosa..” disse sottovoce Bea.
“Dillo.” Disse Fabio.
Lui aveva capito ?
O era semplicemente un’enorme peso dal quale si doveva liberare ?
“Allora, ho commesso un’enorme, grandissimo, fottuto errore.” Disse guardando Dario, il quale aveva assunto un’espressione mista tra speranza e paura.
“Che tipo di errore ?” chiese Dario, un po’ intimorito.
“Ho liberato la mia ira su di te, purtroppo.”
“Cosa ?” dissero in coro Fabio e Dario.
Dario con un tono meravigliato, mentre Fabio dispiaciuto.
“Si. Ero molto arrabbiata con ..Lui..” disse indicando Fabio. “Fatemi finire. Cavolo, è la prima volta che lo faccio. Insomma, la faccio breve. Mi piace Fabio, ieri sera dopo quella cosa mi sono sentita malissimo, non accettata. Ero furibonda, avevo perso il lume della ragione. E sono venuta da te “ disse rivolgendosi a Dario “ e .. mi sono sfogata su di te. Per favore, niente domande.” Disse Beatrice.
“Che cosa ? Hai pure il coraggio di non chiederci di farti domande ?” disse Dario.
E ancora un’altra volta si mise le mani in faccia,come per nascondere tutto in se.
“C’è, fammi capire. Sono stato uno dei tanti ?”
Beatrice questa volta era in lacrime.
“No, non sei stato uno dei tanti. Ma, cavolo, ero arrabbiatissima e non so da cosa mi è venuto fuori di andare con te ! “ disse Beatrice.
“Sono io la causa.” Disse Fabio interrompendo la discussione. “Ieri sera l’ho baciata. Lo so Dario, mi dispiace. Lo so che lei ti piace ma.. Piace anche a me.” E con questo, uscì dalla camera, seguito da Dario e dalle sue urla.
Beatrice era sdraiata per terra a piangere.
Piangeva.
Non sapeva neanche per cosa.
Se perché aveva ferito i sentimenti di Dario o quelli di Fabio.
O semplicemente.. Aveva ferito se stessa.
Si. Se stessa.
Aveva fatto la parte della troia con Dario,e quella della stronza con Fabio.
E Quella della scema con se stessa.
Ma cosa pensava di ottenere quando andò con Dario ?
Dov’era finita la maturità ?
Si era dileguata.
Come Dario, Fabio.
E la sua anima stessa.
Decise che la cosa non poteva più andare avanti così.
Decise di abbandonare l’Hotel in quell’esatto momento.
Scese le scale (l’ascensore era occupato da Dario e Fabio che facevano su e giù per l’Hotel insultandosi ) più in fretta che poteva e arrivò all’uscita.
Cavolo!
Si rese conto solo in quel momento che aveva indosso la maglia di Fabio, e la sua era nella sua camera.
Ma era troppo rischioso tornare nel piano superiore, così decise di tenersela.
Arrivò alla stazione centrale, e prese il primo treno per Bologna.
Ma la maturità si era dileguata ancora una volta.. Come lei.