lunedì 31 gennaio 2011

Because I love you too much Baby..

Titolo completamente diverso dal contenuto.
Adesso mi ha preso la fissa di usare i titoli delle canzoni come titoli per i post.
In questo preciso momento stavo ascoltando "Suspicious Minds" di Elvis, il mitico Elvis.
Allora.. 
ha cosa posso collegare il titolo del post a ciò che voglio trattare qui ?
Bhè.
L'amore potrebbe essere uno.
Io vivo l'amore nei peggiori dei modi.
Proprio il più brutto.
L'amore non contraccambiato.
Certo che non è contraccambiato, lui neanche mi conosce, ma lui per me è il punto di riferimento di qualsiasi cosa.
E non sto scherzando.
La mattina mi sveglio e penso a "F".
La sera mentre mi addormento penso a "F".
E durante tutta la giornata faccio continui film mentali con "F."
E' possibile tutto ciò ?
Voglio dire,l'amore è forse il sentimento più bello e importante della vita.
Ma io non so che cosa vuol dire AMORE.
Che cos'è realmente l'amore ?
Quel sentimento di cui tutti parlano positivamente ?
Quel sentimento per cui noi tutti dovremmo essere basati ?
Sinceramente non lo so.
Ma meglio così.

La verità mi fa male .. (Capitolo 49)

La sera passò tranquillamente, e ovviamente l'argomento tanto odiato non fu nemmeno lontanamente citato.
Fabio quella sera era ... terribilmente freddo.
Le sue risposte erano sempre monotone.
Si.No.Ok.
Quando andammo a letto, non mi disse neanche buonanotte.
Ok, un po' di shock ci stava, ma non fino a questo punto.
Ebbi una notte orrenda, gli incubi mi tormentavano ancora.
Mi svegliai alle 2 di notte, sempre in preda al panico.
Non dissi niente a Fabio e andai in bagno.
L'unica cosa che feci, fu quello di sedermi per terra con la testa appoggiata al termosifone, piegare le gambe, appoggiarci la testa e cominciare a piangere.
Non sapevo neanche perché piangevo.
Piangevo e basta.
Per rabbia, stupore,stanchezza, stress e tutto ciò che in questo periodo avevo accumulato.
Poco dopo anche Fabio entrò in bagno.
Perplesso.
Stanco.
Arrabbiato.
Curioso.
"Amore... che succede ?" disse sedendosi vicino a me ancora un po' assonnato.
"Niente.. Se devo essere sincera non lo so.." dissi versando le ultime lacrime.
Lui non disse niente e mi abbracciò.
Io scoppiai in un pianto ancora più forte.
Ma questa volta sentivo che c'era lui affianco a me.
Lui.
"Dai ci sono qua io ... è tutto a posto adesso..." disse incitandomi ad alzarmi per andare a letto.
Mi alzai, andai nel letto e mi addormentai nelle braccia di Fabio.
***
"Buongiorno amore..." disse il giorno dopo vedendomi entrare in cucina.
"Hey Buongiorno..." dissi io.
"Senti ... domani comincia il tour e Dario ha organizzato una cena "pre-concerto". Ci ha invitati... Sarebbe per stasera... ci andiamo ?"
Mai.
Mai avrei dovuto rispondere di sì.
MAI.
"Ok Ok .. non ci sono problemi ..." e mentre pronunciai quelle parole mi arrivò un messaggio da Marta che mi chiedeva speranzosa per la serata.
La giornata passò in fretta, e all'orario stabilito fummo dentro al locale.
Il locale non mi piaceva per niente, era in un posto isolato dove nessuno poteva vedere niente.
Appunto.
Questo, già da prima mi aveva creato un brutto presentimento.
Una volta seduti a tavola, ordinammo e cominciammo a parlare di come sarebbe stato il tour ecc ecc...
"Fabio sono stanca.. andiamo ?" gli sussurrai nell'orecchio.
Maledetta stanchezza.
"Si certo" ... mi rispose lui, e mentre spiegava agli altri l'accaduto io presi borsa e giacca e uscii dal locale.
"Allora.. ti è piaciuta la serata ?" disse Fabio mentre ci avvicinavamo al parcheggio.
"Si dai .. mi sono divertita."risposi.
Con la coda dell'occhio vidi 2 persone sospette avvicinarsi dietro di noi.
Avevo paura.
Tanta paura.
Fabio si mise dietro di me.
Il mio grido.
Il mio grido.

domenica 30 gennaio 2011

Arrivederci ... Mostro.

Buona Sera.
Sinceramente non so neanche il motivo per il quale sto qui a scrivere.
Anzi, in realtà si.
Devo fare un favore alla mia amica, la Sofia, che mi ha pregato di scrivere. (Ah, a tal proposito, passate anche qui ;D http://www.cuoredazombie.blogspot.com & http://www.persaneisogni.blogspot.com ; Anche lei è alle prese con grandi film mentali XD.)
Allora.
Innanzi tutto devo spiegarvi il motivo di questo titolo.
Sinceramente ho scritto la prima cosa che mi è venuta in mente.
Senza pensarci troppo.
Mi piace come suonavano quelle due parole messe assieme.
Mi danno un senso di ...  libertà.
Si, libertà.
Voglio dire, certo che è un po' strano.
Ma a me da questa impressione.
Arrivederci ... Mostro.
Può essere sostituito da Vattene Mostro.
O vai via mostro.
E' comunque un'allontanare qualcosa, di negativo in questo caso.
E perchè non potrebbe essere un senso di libertà ?
Se ne va qualcosa.
Un mostro.
Spesso indicato con una figura brutta, antipatica, che mette paura, stronza e bastarda.
Un male.
E quindi...
Se va via un male.. 
Non sei .. libera ?
Faccio un'esempio stupido, banale.
In Hercules (Che purtroppo guardo 5621161654321021496 volte al giorno con mia sorella .____." ) c'è la ragazza, Megara che vende la sua anima ad Ade.
Quando lui "muore", lei è libera.
Ade, in questo caso è satana. Identificato come un male.
Magara potrebbe essere qualsiasi persona di noi, da cui viene allontanato un male.
Vabbè.
Passato lo schlero.
Domani son di nuovo qui a rompervi le palle con la mia FF ...
Notte Notte
Bea;

La verità mi fa male ... (capitolo 48)

"Amore va tutto bene ? " mi chiese Fabio una volta uscita dalla doccia.
"Sisi ... " dissi io.
Era giunta l'ora di affrontare l'argomento.
"Devo dirti una cosa..." dissi avvicinandomi a Fabio che stava mangiando della nutella.
Io amavo la Nutella. 
Amavo.
Distolsi lo sguardo dal cioccolato e andai a sedermi sul divano in salotto, dove poco dopo mi raggiunse anche Fabio, ancora con la nutella.
" Ne vuoi un po' ? "disse porgendomi il barattolo.
"No grazie..." dissi prendendolo in mano quasi schifata e appoggiandolo per terra.
"Che succede ? Tu adori la Nutella..." mi disse Fabio.
"Eh .. appunto... è questa la cosa che voglio dirti."
Fabio mi puntò gli occhi addosso.
Io cominciai a spiegargli tutto, usando più tatto possibile.
Gli raccontai del pianto, delle mie voglie di dolci, del vomito e dei dolori forti alla pancia.
"Quindi ... ?" mi chiese Fabio alla fine.
Cavolo.
Ma lo faceva apposta o davvero non capiva ?
"Quindi .. devo aspettare venerdì per la conferma."
"Per la conferma di cosa ? Bea, per favore odio quando fai così, dimmi le cose così come stanno."
"Ho paura di essere ..."
"Di essere ? Bea ! "
"Incinta ! Incinta ... ecco ..."
Fabio rimase sconvolto a quella parola.
Incinta.
Una parola così bella da far paura.
Una parola bellissima ma orrenda allo stesso tempo.
"Ehm .... Vado a prendere una boccata d'aria fuori... Arrivo.." disse uscendo di casa.
Lo sapevo.
Sapevo che avrebbe avuto questa reazione.
Mi distesi sul divano, accendendo la televisione.
Su MTv davano il classico " 16 and pregnant " che prima guardavo solo superficialmente e come spettatore.
Ma adesso l'avrei guardata come protagonista.
Vedevo ragazzine di 16/17 anni con gemelli, bambini, bambine, pannolini, latte, tutine ecc ecc...
Certo, diventare madre è una cosa bellissima, credo la più bella che possa capitare a una donna.
Ma non a questa età.
Non a 18 anni.
Non ancora...bambina.
Si, perchè in fondo ero ancora una bambina.
Fabio non si fece sentire per tutto il giorno, tornò a casa solo per le 8 di sera, e io ovviamente gli avevo già fatto trovare la cena pronta.
Non mi sforzai molto, visto che presi due pizze nella pizzeria sotto casa.
"Ciao... "disse entrando in casa ancora sotto shock.
"Amore ho preso due pizze...."
"Ah grazie..." disse sedendosi al tavolo e continuando a mangiare.
Forse per adesso era meglio non toccare di nuovo l'argomento "bambino".

sabato 29 gennaio 2011

La verità mi fa male .. (Capitolo 47)

Quel maledetto pianto mi aveva turbato per tutta il sonno.
Purtroppo.
Ero in un campo di grano, di sera.
Sentivo in lontananza questo pianto.
Un pianto fortissimo.
Acido.
Fastidioso.
E ripetitivo.
Mi svegliai urlando.
Fabio era vicino a me che mi guardava.
Ero sudata.
La gola mi faceva male.
Avevo dei graffi sul polso.
Entrambi i polsi.
Le mie unghie erano tutte rotte, e i miei capelli erano annodatissimi.
Io non dissi niente.
Fabio mi abbracciò, più forte che mai.
"Che cosa è successo ?" chiesi a Fabio.
"Ti ho sentito urlare e sono venuto qui a vedere cosa era successo. Eri tutta ripiegata su te stessa, ti graffiavi i polsi e ti tiravi i capelli.E non smettevi mai di urlare. Ma non urlavi normalmente. Era un pianto... graffiante,acido."
Cosa ?
Era esattamente la tipologia di pianto che era presente anche nel mio sogno.
"Scusami ... Ma io davvero non mi ricordo niente..."dissi a Fabio.
"Niente..."disse lui.
Andai in bagno a farmi una doccia.
Mi schiarii tutte le idee, i dubbi e le certezze, traendone una conclusione.
La più brutta cosa che mi potesse capitare.
La più brutta.

venerdì 28 gennaio 2011

La verità mi fa male ... (Capitolo 46)

Sognai.
Anzi no, perché non poteva definirsi sogno.
Piuttosto un grandissimo incubo.
Mai. Mai avrei pensato che sarebbe andata così.
"Buongiorno Amore..." disse Fabio svegliandomi.
"Eh .. si ciao.." dissi alzandomi lentamente e andando in bagno, ancora un pò sotto shock.
Appoggiai le mani al lavandino, fissandolo.
Poi alzai di scatto la testa, fissandomi allo specchio.
Ma era davvero ciò che volevo ?
Voglio dire, Fabio mi faceva sognare una favola ad occhi aperti.
Tutto era fottutamente perfetto.
Perfetto.
Da quando stavo con lui le cose andavano sempre per il verso giusto.
"E' tutto ok ? " mi chiese Fabio aprendo la porta.
"Sisi .. è solo che ... non ho dormito bene questa notte.."
"Ah ok.. ti aspetto in cucina per la colazione allora.."disse chiudendo la porta.
Io ero strana.
Avevo qualcosa.
No.
No No.
Avevo un gran mal di testa e la testa continuava a girarmi.
Come se fossi un una giostra.
Un'enorme giostra.
Avevo un'enorme sospetto, ma per la conferma avrei dovuto aspettare venerdì.
Già. 
Il tanto odiato venerdì.
Avevo una strana voglia di cioccolato.
Di roba dolce.
Di zucchero.
Uscii dal bagno e mi recai in cucina, dove Fabio mi aveva appena preparato il caffè.
Io amavo l'odore del caffè la mattina.
Adesso non più.
Come lo sentii, l'unica cosa che riuscii a fare fu quella di portarmi una mano alla bocca e scappare in bagno.
Vomitai.
Ormai il mio sospetto si stava facendo sempre più diventando una certezza, ma per averne la prova, avrei dovuto aspettare venerdì.
Quel fottuto venerdì.
"Amore che succede...?" mi chiese Fabio preoccupato.
"Niente... sto male.. forse il viaggio mi ha distrutto.." dissi mentendo.
"Ok ok .. vai a letto, al resto ci penso io." disse sorridendomi.
Andai a letto, e mi riaddormentai subito.
Quel maledetto pianto nel mio sogno.
Quel maledetto pianto.

giovedì 27 gennaio 2011

La verità mi fa male ... (capitolo 45)

In meno di due ore io e Fabio arrivammo ad Aosta.
Era mattino presto,verso le 4/5.
Era bellissimo.
La città sembrava essersi messa in stanby.
Nessuno si muoveva.
Nessuno faceva rumore.
La città era spenta.
"Eccoci di nuovo qui ..." disse Fabio entrando in casa e accendendo la luce.
"Già ..." disse Dario.
Dario?
"Dario ? Che cosa ci fai qui ?" gli sbraitò contro Fabio.
"Io e te dobbiamo parlare." disse Dario prendendolo per un braccio e portandolo in camera nostra.Nostra.
Sentivo che si urlavano contro.
Da quel poco che avevo capito, Dario era stra-stra-straincavolato con Fabio perchè senza avvertire nessuno era partito con me per Parigi. Con me.
Dopo circa un'oretta Fabio uscì arrabbiatissimo, mi venne in contro e mi abbracciò.
Vidi in lontananza Dario uscire dalla nostra camera e poi da casa nostra.
A Fabio non dissi niente. Almeno, per ora.
Sinceramente non ricordai neanche per quanto tempo io e Fabio rimanemmo abbracciati.
Tanto.Poco. Il giusto.
Non ricordo.
"Mi ... mi dispiace..." mi sussurrò nell'orecchio.
"Hey, non è successo niente.. " dissi accarezzandogli i capelli.
"Non è vero ... io lo so che tu volevi rimanere ancora a Parigi... Ma per colpa di quel bas.."ma non finì la frase perchè io gli misi una mano sulla bocca.
"A me va bene qualsiasi posto, se siamo insieme."gli dissi io.
Lui mi sorrise.
Sì,mi sorrise.
"Ho un po' di sonno.. andiamo a letto ?" mi disse prendendomi in braccio e trasportandomi fino in camera sul letto.
Ci addormentammo abbracciati, o almeno, lui abbracciava me.

mercoledì 26 gennaio 2011

Morte = ?

Allora,
purtroppo per voi sono ancora qui.
Lo so che l'argomento che sto per affrontare è un po' una cagata, ma io (come tante altre persone) non riesco a spiegarmi una cosa.
Allora..
Dopo la morte, cosa c'è veramente ?
Tralasciando il fatto della fede (Paradiso/Inferno), cosa c'è veramente ?
Il niente ?
Il vuoto ?
Il nulla ?
Un sogno che dura all'eterno ?
Tutta la tua vista rivista esternamente ?
Una nuova vita ?
O semplicemente ci spegniamo ?
Voglio dire ... Ok, lo so che non sono un'asso nelle descrizioni ma cercherò di farmi capire ugualmente.
Allora, io credo che dopo la morte ci sia il nulla.
Solo che se devo essere sincera, non saprei come affrontarlo, il nulla.
Di che cosa è fatto ?
Che cosa si prova nel nulla ?
Tutto ciò che ci circonda è nulla, ma noi non lo percepiamo appunto perchè  è niente.
Il niente.
Quella cosa così tanto banale.
Quella cosa che a nessuno importa.
Invece, credo sia una delle cose più importanti della vita.
Senza il niente non ci sarebbe il tutto.
Senza il tutto non ci sarebbe il niente.
Mah.

La verità mi fa male.. (Capitolo 44 )

"Allora .. ? Non mi hai ancora risposto " disse Fabio.
"Bhè... Ovviamente..." ma non feci in tempo a finire la frase perchè il suo telefono cominciò a squillare.
"Che palle ... Arrivo subito" disse uscendo dalla vasca. 
In tre giorni questa cosa si era ripetuta due volte.
Io aspettai 20 minuti nella vasca, poi finalmente Fabio tornò da me.
"Eccoti .." dissi accogliendolo con un sorriso.
Lui entrò nella vasca, senza dire niente.
Sembrava incazzato.
"C'è qual.." provai a dire io.
"Senti, mi dispiace un casino e sinceramente non so neanche come farò a dirtelo." mi disse lui.
"Che cosa .. ? " dissi cercando di mantenere il mio stesso tono di voce.
"Allora.. ti ricordi del Tour ?" mi disse Fabio.
Che palle no.
No, proprio adesso no.
"Si .. quello all'estero ?" domandai io.
"Si esatto. Bhè, Dario ha deciso di non farlo all'estero, ma ha anticipato le date del tour. La prima data è Venerdì. Dobbiamo partire... stasera." aggiunse con un tono di voce bassissimo.
Io non ci volevo credere.
Ok, Dario mi stava simpatico e tutto il resto, ma sembrava farlo apposta.
"Okok, non ci sono problemi" dissi fingendo ancora un'altra volta.
La prima a uscire dalla vasca fui io,seguita subito da Fabio.
Andai in camera a prendere i vestiti e poi in bagno a cambiarmi.
Dopo due ore io e Fabio eravamo già nell'aereo.
"Mi dispiace per questa partenza anticipata.." disse lui.
"Figurati.. non è niente dai ... " dissi guardando il finestrino e mettendomi le cuffie nelle orecchie.
Mi appoggiai al sedile e cominciai a fissare il vuoto dietro al finestrino.
Cavolo.
Ma perchè Dario doveva sempre rovinarmi tutto ?

martedì 25 gennaio 2011

Vattene da me.

Allora, eccomi , la vostra rompipalle è ancora qui.
Eggià, sempre qui a rompervi l'anima.
Allora è già da un po' di tempo che ho un problema.
Un grosso problema.
Allora.
A me piace un tipo (F.) che automaticamente odio.
Allora aspettate, mi spiego meglio.
Bhè, ovviamente non posso dire di amarlo, non so neanche come è fatto interiormente.
Però, sembrerà una cosa stupida, ma io sento che qualcosa di Lui ( e devo ancora scoprire cosa) mi ha colpito particolarmente. 
Più degli altri.
Più del solito.
Più di qualsiasi cosa.
Forse il tuo modo di "relazionarti" con gli altri, se lo vogliamo chiamare così.
Li guardi, non dici niente, foto e via.
Forse è per questo che mi hai colpito.
Se completamente diverso da me.
Io sono la tipica ragazza un po' estroversa ed esuberante.
Mi relaziono con gli altri in modo molto caloroso e coinvolgente, non so se mi spiego.
E vabbè.
La parte più bella arriva adesso.
Lo so che vi sembrerà strano, ma è proprio per questa persona che io sto malissimo.
Lo odio appunto per quello.
Non so quante volte mi è capitato di incavolarmi con qualcuno per colpa sua.
Sono davvero in un momento di confusione.
Aiutatemi.
Lasciarlo perder per evitare altri mali o continuare a credere nella speranza ?
Mah.

La verità mi fa male.. (capitolo 43)

"Allora .. tu cosa prendi ?" mi chiese Fabio.
"Uhm ... Pizza ?" chiesi un po' imbarazzata.
Fabio mi guardò.
Non mi aveva mai guardato così.
Il suo sguardo era un misto di rabbia, dolore e felicità.
"C'è .. tu con tutto quello che puoi mangiare qui a Parigi ... prendi la pizza ?"
Io non dissi niente.
Avevo capito che la cosa gli aveva dato fastidio.
Anche tanto.
"Ok, vabbè non c'è problema... " disse sfogliando il menù.
Io ancora una volta rimasi in silenzio.
Poco dopo, per fortuna, arrivò il cameriere e Fabio cominciò a dirgli tutto.
Quando ordinammo la pizza per me, il cameriere rimase sconvolto.
Come se la pizza fosse un alimento non considerato.
Ma che volete ?
é forse la cosa più buona del mondo.

Ma la cosa più brutta fu quando la pizza arrivò al tavolo.
Tutti smisero di parlare e mangiare e improvvisamente cominciarono a fissare me e la mia pizza.
La mia fottuta pizza.
La mia maledetta pizza.
La pizza per la quale tutti mi fissavano male.
La pizza che avrei tanto voluto sbatter per terra.
Ma feci una cosa ancora più saggia, più furba.
Togliendo lo sguardo da tutto e da tutti, presi coltello e forchetta e cominciai a tagliare per poi mangiare la mia ADORATA pizza.
Sì, la mia pizza.
"Emh.. Bea.. " mi disse Fabio.
"Si .. ?" risposi io.
"Ti adoro quando fai così. " disse Fabio abbozzando un sorriso.
Anche io gli sorrisi.
Poco dopo per fortuna tutti ripresero a mangiare e a parlare per conto loro. 
Dopo cena tornammo in Hotel.
Questa volta la toccò alla vasca idromassaggio.
"Allora.. ti piace stare qui ?" mi disse Fabio appoggiandosi al bordo della vasca con la schiena.
"Intendi qui nella vasca o qui a Parigi ?" risposi io abbracciandolo.
"Bhè, un po' tutte e 2 .." disse cominciando a baciarmi il collo.
Ecco.
Ecco, erano questi i momenti in cui Fabio mi faceva sognare. 

sabato 22 gennaio 2011

La verità mi fa male .. (Capitolo 42 )

"Bene.. adesso dove andiamo ?" gli chiesi interessata.
"Ehm .. adesso credo proprio che andremo nel posto che rappresenta tutta Parigi .. ti va ?" mi rispose Fabio.
"Oddio .. Vorresti dire .. ?"
"Esatto ..." disse baciandomi.
In un quarto d'ora arrivammo sotto la cosa più bella che abbia mai visto.
Erano le 8.00 di sera, voi pensate che fosse buio pesto no ?
Assolutamente.
Eravamo sotto uno spettacolo di multi-luci, create dalla Torre Eiffel.
In pratica, Parigi era illuminata a giorno.
"Merda.. non...non ho parole..." dissi io.
"Bene... è esattamente quello che volevo" disse abbracciandomi da dietro.
CIò che provavo in quel momento non era assolutamente indescrivibile.
Un mix di tantissime emozioni.
Ma non sapevo neanche quali.
Come in discoteca, quando sei al bar che vedi il barman preparare un mix di cose di cui non sai neanche l'esistenza.
Come adesso.
Cos'era quella cosa che mi frullava dentro lo stomaco ?
Per non parlare delle gambe poi, quelle proprio.
"Allora.. ti piace stare qui ?" mi chiese lui.
"Non dovresti neanche farmela questa domanda... " dissi io ancora affascinata.
Restammo lì in silenzio per un bel po' di tempo.
Noi, unici fermi a guardare quello spettacolo disumano.
Noi il Sole, loro la Terra.
***
Eravamo di fronte a un bellissimo ristorante, con la vista su tutta Parigi.
Cavolo, come mi sarebbe piaciuto mangiare lì.
Peccato che costava quello che Fabio guadagnava in una serata.
"Entriamo ?" disse spingendomi leggermente dentro.
"Sei Pazzo ?" era mio spesso dire.
"Dai piantala.." 
Si avvicinò un cameriere.
Non so cosa si diressero, visto che di francese ne so meno del cinese.
Subito dopo ci accompagnò in un tavolo , al centro della sala.
Al centro dell'attenzione.
"Fabio.. Ma sei sicuro ?" 
"Certo..."
Cavolo. 
Dovevo avere paura di Fabio ?
Dietro a quell'aspetto tetro si nascondeva questo Fabio o un'aspetto che ancora non conoscevo ?
Mah.

giovedì 20 gennaio 2011

Pensavo.

Ciao...
Voglio sfogarmi un po'.
Sono in una situazione di completo casino.
Allora, non so più chi sono e cosa ci faccio qui.
Avete presente quando ogni cosa che fate non va bene, e quando venite ripresi è come se il mondo intero ce l'avesse con voi ?
Bene, io sono esattamente in questa situazione.
Non ho un ragazzo, a scuola mi massacrano e per giunta una mia amica ha deciso di trasferirsi in Colombia.
Certo, io non posso dirle niente in contrario, cazzo è la scelta più importante della sua vita.
Ma voglio dire ... a me ci pensi ?
Vuoi andartene con la scusa che qui non hai niente ?
Bhè, sono contenta di far parte del tuo niente.
Ho provato a parlarti, ma per te è come se avesse parlato il vento.
Mi dispiace che te ne vai, anche tanto.
Pensavo che ci fossimo giurate amicizia per sempre, invece guarda come è finita.
Bah.
Tu dici di essere una persona responsabile.
Bene, allora perchè al posto di risolvere i tuoi problemi scappi via ?
Hai paura delle conseguenze ?
O soltanto non riesci a decidere ?
Ti dico solo, che non è scappando a Bogotà che risolverai i tuoi problemi.
Quando tornerai qui, ne verranno fuori altri, magari anche peggiori di questi.
Vuoi andare in Colombia  per ricominciare da zero .. giusto ?
Bene. 
Sappi che anche quando tornerai qui dovrai ricominciare da zero.
E non so, se la sottoscritta ci sarà ancora.
Hai scelto il futuro per il presente.
Bene.
Buona Fortuna.

domenica 16 gennaio 2011

La verità mi fa male.. (Capitolo 41)

Fabio ed io restammo per un'oretta dentro la piscina della nostra camera, se così vogliamo chiamarla.
"Stasera che facciamo ?Vuoi andare a vedere la torre Eiffel ?" mi chiese lui.
"Hey... ne abbiamo di tempo per restare qui a Parigi, no ? Non sprechiamo tutto subito dai... stasera... uhm.. andiamo a mangiare da qualche parte.. " risposi io.
"Hai ragione... " disse lui baciandomi. " Hai qualche preferenza ?" 
"Su cosa ?"
"Sul posto dove vuoi cenare..."
"No assolutamente no... Cosa potrei pretendere di più ancora ?" 
Lui si limitò a sorridere.
Cosa ?
Fabio sorrideva ?
Era un evento a dir poco raro, più che raro.
"Facciamo così. Dato che in camera abbiamo una vista stupenda, stasera rimaniamo qui a goderci il panorama, poi domani incomincerà il tour in Parigi...Ok ?" mi disse lui.
"Certo che va bene "risposi io.
Poco dopo mi sciolsi dal suo abbraccio e uscì dalla piscina, non ce la facevo davvero più a restare in acqua.
"Dove vai ?" mi chiese lui.
"A cambiarmi, non ce la faccio più a restare in acqua..! " dissi entrando in camera.
"Ah ok..." disse lui uscendo dalla piscina.
Allora, qui la cosa si faceva seria.
Pensavo che a Parigi ci fosse un clima molto più mite rispetto alla Valle d'Aosta, quindi nella mia valigia c'erano molti vestitini e magliette leggere.
"Ehm Fabio...C'è un piccolo problema..." dissi.
"Oddio quale sarebbe ?" mi rispose preoccupato.
"Ehm .... questo..." dissi mostrandogli la mia valigia.
"Eh.. quindi ?" 
"Sono tutti vestiti abbastanza leggeri, pensavo che ci fosse un clima più mite rispetto ad Aosta..."
"No problem, andiamo a fare shopping, dato che ti piace tanto " mi disse sorridendo.
Allora, mi misi tipo 3 o 4 maglie che mi ero portata una sopra l'altra, per non prendere freddo nel breve tragitto.
Arrivammo davanti la vetrina di un negozio, con vestiti belli ma estremamente costosi.
"Entriamo ?" mi chiese Fabio.
"Sei pazzo ? Guarda quanto costa la roba ..!" risposi io.
"E allora ?" disse mentre apriva la porta del negozio.
Subito dopo la commessa ci venne incontro, ma io non sapevo neanche dire "Ciao" in francese, quindi lasciai fare a Fabio.
Mi provai un maglione nero di lana stupendo e che teneva un caldo incredibile.
Mai e dico mai mi sarei aspettata che Fabio me lo comprasse.
Dovevo ammetterlo.
Stare con Fabio era meglio che stare con mille principi.

venerdì 14 gennaio 2011

La verità mi fa male... (Capitolo 40)

Per fortuna il viaggio durò poco e dopo 3 ore arrivammo a destinazione.
Prendemmo le nostre valigie e poi ci dirigemmo verso il nostro Hotel.
"Qui fa meno freddo che ad Aosta... vero ?"mi chiese Fabio.
"Non ne sarei proprio così sicura .. Io ho un freddo .."dissi strofinandomi le mani l'una con l'altra per riscaldarle.
"Ah si ?" disse mentre mi abbracciava. "Adesso va meglio ?"
"Molto meglio grazie.." ma in realtà avevo ancora un freddo cane.
Poco dopo arrivammo al nostro Hotel e andammo alla reception,dove ci consegnarono una chiave sulla quale c'erano incise 2 s.
"Fabio... Per cosa stanno le 2 s ?" gli chiesi mentre prendemmo l'ascensore.
"Super Suite... "rispose lui.
"Cosa ?? Super Suite ?" dissi mentre le porte dell'ascensore si aprivano su ciò che loro chiamavano stanza.
C'era un'enorme piscina dal fondo bianco sulla quale galleggiava un'enorme rosa rossa. Tutto attorno c'erano molte stanze, che con i loro mobili e colori ti persuadevano e rimanevi a guardarle per ore.
Dopo un pò Fabio mi chiese se la stanza era di mio piacimento, e io non gli risposi neanche ,semplicemente gli saltai addosso.
"Vuoi che entriamo nella piscina ?"chiese Fabio accarezzandomi i capelli.
"Certo !!!"dissi prendendo la valigia e andando in bagno.Poco dopo, uscendo dal bagno, vidi che Fabio era già nella piscina che mi aspettava.Quando entrai purtroppo,gli suonò il cellulare.
"Scusa amore è Dario.."disse uscendo dalla piscina.
Cosa ? Gli rispondi anche ?Mi sentivo presa in giro,e l'unica cosa che riuscii a fare fu quella di uscire dalla vasca e andare in camera.
Poco dopo Fabio si rese conto che io non ero più nella piscina e cominciò a cercarmi per la suite.
Quando entrò in camera,io mi ero cambiata e stavo mettendo via i vestiti.
"Non vieni ?"mi chiese lui.
Io non gli risposi neanche, il che gli fece capire che ero arrabbiata.
Lui arrivò e mi abbracciò da dietro, prendendomi per i fianchi.
"Ho spento il cellulare dai andiamo..."disse trascinandomi leggermente all'indietro.
Arrivammo a bordo piscina e Fabio mi buttò in acqua.
Poco dopo mi raggiunse e mi incominciò a baciarmi, togliendomi i vestiti che erano diventati una cosa sola con l'acqua.
"Sono perdonato adesso... ?"mi chiese con la faccia da cucciolo. Io non feci in tempo a ripondere che le luci si spensero e partì la nostra canzone. Your Song di Ellie Goulding. Io non potevo crederci.
Che cosa era ancora in grado di fare Fabio ?

martedì 11 gennaio 2011

La verità mi fa male... (Capitolo 39)

"A che pensi ?" mi chiese Fabio poco dopo.
"A niente." risposi io.
"Sai,anche volendo è impossibile pensare a niente." disse lui accendendo una sigaretta.
"Cavolo hai ragione.Allora chissà a cosa pensavo..."
"Te lo dico io...pensavi al tour..."disse lui scocciato.
Bene.E ora cosa gli avrei detto ?
"Si,mi chiedevo solo quando avrà inizio."dissi mentendo.
"Il giorno dopo il tuo compleanno. Il 19 febbraio. Che palle."disse continuando a fissare la strada che da li a poco ci avrebbe portato a casa.
Che cosa ?
Certo che a Dario le brutte idee venivano sempre in mente.
Quella sera non successe niente di importante,difatti quando arrivammo a casa mangiammo e poi andammo a letto.
Il giorno dopoi, quando mi svegliai Fabio non era in casa,ma in compenso mi aveva lasciato la colazione pronta. Adoravo quando faceva così,mi faceva sognare.
Quel giorno non lo passai per niente a perder tempo,volevo fare una sorpresa a Fabio quando sarebbe rientrato.
Misi a posto quella che noi chiamavamo casa e poi preparai una bella cenetta per noi due.
Verso le 7 di sera Fabio rincasò.
"Ciao amore come va ? Come è andata la giornata ?" disse.
"Ciao amore,tutto bene dai tu ?" dissi continuando a cucinare.
"Uhhh che cosa ha preparato di buono la cuoca ?" disse entrando in cucina e baciandomi.
"Il tuo piatto preferito "dissi mettendo il tutto in forno.
"Ho una piccola sorpresa per te. Avrei voluto dartela dopo cena ma non resisto,voglio vedere la tua reazione."disse mentre mi allungò una busta di carta.
Quando l'aprì,non potevo credere a ciò che stavo vedendo.
C'erano due biglietti per Parigi di prima classe.
"Fabio ma sei pazzo !"gli dissi baciandolo.
"No,semplicemente ti amo"disse lui contraccambiando.
"Ma la partenza.... È segnata per domani !"
"Si,in pratica stanotte alle 2. Dai, vai a fare le valigie..."disse spingendomi leggermente verso la camera da letto.
Dopo che ebbi fatto le valigie,mangiammo velocemente e ci dirigemmo verso Malpensa,a Milano.
Quando arrivammo in aereoporto ci imbarcammo quasi subito,per fortuna.
Quando fummo seduti nei nostri posti finalmente l'aereo decollò.
"Tu sei pazzo amore"gli dissi baciandolo.
"Si,di te. "

martedì 4 gennaio 2011

La verità mi fa male... (Fan Fiction 38)

"Bene... H&m dovrebbe essere di qua...." disse lui buttandoni dentro il negozio.
"Fabio,è una casualità che siamo finiti nel reparto intimo o no ?"dissi scherzando.
"Ehn..."disse lui cercando di giustificarsi.
"Vabbè dai,andiamo.."
"Ti provi questi per favore ?" disse lui svuotando mezzo negozio dell'intimo.
"Ehm..amore è pieno di gente ..." dissi sottovoce "non voglio scatenare una tempesta ormonale !!"
"bene,provateli qui..."disse indicandomi il camerino.
Entrai nel camerino e cominciai a provarmi tutta la roba che mi aveva dato Fabio.
"Amore entra,me ne sono provato uno..."dissi.
Lui spostò leggermente la tenda,mi guardò poi entro come un'assatanato nel camerino,baciandomi.
"Sei splendida.."mi disse lui.
"Grazie..." dissi io un pò imbarazzata...
Così passamo il pomeriggio a provare vestiti su vestiti,e alla fine di tutto tornammo a casa.
"Piaciuto il pomeriggio ? "chiesi io in macchina.
"Si molto e a te ?" rispose secco.
"Si anche a me..."mi limitai a dire.
"Scusa,sono incazzato nero con Dario"disse lui.
"ah...perché ?"chiesi io.
"Fa cazzate su cazzate,ha messo in preventivo un tour all'estero..."disse lui arrabbiato.
"Ah..." dissi mentre guardai la finestra.
Bene,adesso chi lo ferma più quell'idiota.