martedì 11 gennaio 2011

La verità mi fa male... (Capitolo 39)

"A che pensi ?" mi chiese Fabio poco dopo.
"A niente." risposi io.
"Sai,anche volendo è impossibile pensare a niente." disse lui accendendo una sigaretta.
"Cavolo hai ragione.Allora chissà a cosa pensavo..."
"Te lo dico io...pensavi al tour..."disse lui scocciato.
Bene.E ora cosa gli avrei detto ?
"Si,mi chiedevo solo quando avrà inizio."dissi mentendo.
"Il giorno dopo il tuo compleanno. Il 19 febbraio. Che palle."disse continuando a fissare la strada che da li a poco ci avrebbe portato a casa.
Che cosa ?
Certo che a Dario le brutte idee venivano sempre in mente.
Quella sera non successe niente di importante,difatti quando arrivammo a casa mangiammo e poi andammo a letto.
Il giorno dopoi, quando mi svegliai Fabio non era in casa,ma in compenso mi aveva lasciato la colazione pronta. Adoravo quando faceva così,mi faceva sognare.
Quel giorno non lo passai per niente a perder tempo,volevo fare una sorpresa a Fabio quando sarebbe rientrato.
Misi a posto quella che noi chiamavamo casa e poi preparai una bella cenetta per noi due.
Verso le 7 di sera Fabio rincasò.
"Ciao amore come va ? Come è andata la giornata ?" disse.
"Ciao amore,tutto bene dai tu ?" dissi continuando a cucinare.
"Uhhh che cosa ha preparato di buono la cuoca ?" disse entrando in cucina e baciandomi.
"Il tuo piatto preferito "dissi mettendo il tutto in forno.
"Ho una piccola sorpresa per te. Avrei voluto dartela dopo cena ma non resisto,voglio vedere la tua reazione."disse mentre mi allungò una busta di carta.
Quando l'aprì,non potevo credere a ciò che stavo vedendo.
C'erano due biglietti per Parigi di prima classe.
"Fabio ma sei pazzo !"gli dissi baciandolo.
"No,semplicemente ti amo"disse lui contraccambiando.
"Ma la partenza.... È segnata per domani !"
"Si,in pratica stanotte alle 2. Dai, vai a fare le valigie..."disse spingendomi leggermente verso la camera da letto.
Dopo che ebbi fatto le valigie,mangiammo velocemente e ci dirigemmo verso Malpensa,a Milano.
Quando arrivammo in aereoporto ci imbarcammo quasi subito,per fortuna.
Quando fummo seduti nei nostri posti finalmente l'aereo decollò.
"Tu sei pazzo amore"gli dissi baciandolo.
"Si,di te. "

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